Studio Arcobaleno

Plusdotazione

Il bambino non è un vaso da riempire, ma un fuoco da accendere

(François Rabelais)

Nel 1990 la National Association for Gifted Children ha definito i soggetti ad alto potenziale come:

“…persone che mostrano, o hanno il potenziale per mostrare, un livello eccezionale di performance, se confrontato con i loro pari, in una o più delle seguenti aree:

  • Abilità intellettiva generale,
  • Specifica attitudine scolastica,
  • Pensiero creativo,
  • Leadership,
  • Arti visive e dello spettacolo”.

La plusdotazione è, dunque, una complessa costellazione di caratteristiche personali e comportamentali, che si esprimono in modo differente da individuo ad individuo.

Gli studenti ad Alto Potenziale si differenziano rispetto ai loro pari perché, anche nel confronto con alunni brillanti, imparano più velocemente, precocemente e in modo qualitativamente differente, mostrando possibilità di sviluppo superiori alla media in una o più aree considerate di rilievo nella propria cultura di appartenenza.

Oltre a un elevato livello di QI, questi soggetti possono mostrare: un’elevata capacità di pensiero e linguaggio, ottime capacità mnestiche, spiccata creatività, estrema sensibilità, curiosità molto intensa anche per tematiche che non si possono considerare tipiche per la loro età, come, ad esempio, attenzione nei confronti di temi quali la giustizia e la moralità. In questi bambini, spesso, la spiccata accelerazione intellettiva può non rispecchiare la maturità emotivo-relazionale. E’ possibile, di conseguenza, che si osservi uno sviluppo asincrono, nel quale ad un livello molto alto di comprensione cognitiva e razionale degli eventi non segue un’altrettanta dimestichezza nella gestione dei relativi vissuti emotivi. La loro esperienza emotiva, infatti, può essere più intensa rispetto al comune e necessitare, quindi, di una maggiore capacità di contenimento ed elaborazione.

bambini-alto-potenziale

In Italia, attualmente, si stima che gli studenti ad alto potenziale rappresentino il 5% della popolazione scolastica (circa un alunno per classe), ma, considerando la poca conoscenza relativa al tema della plusdotazione e la difficoltà, ancora presente, nell’identificazione di questi bambini, è possibile che tale percentuale sottostimi la numerosità del gruppo.

Mentre, infatti, in America e negli altri paesi Europei sono presenti già da anni normative, che non solo affrontano il tema della plusdotazione, ma mirano a garantire agli studenti ad Alto Potenziale lo sviluppo delle loro piene potenzialità, in Italia tale tematica ha fatto ingresso nei centri di ricerca, di clinica e nelle scuole solo di recente. E’ necessario sottolineare, inoltre, come anche nelle università italiane non esista ancora un corso di laurea che possa fornire ai futuri insegnanti una preparazione sul tema della plusdotazione.

L’assenza di una politica educativa specifica, capace di fornire le direttive sulle quali muoversi, non solo rende più difficile attuare degli interventi di identificazione e supporto, ma potenzia il proliferare, nelle immagini collettive, di una serie di “falsi miti” che circondano il mondo dei bambini plusdotati.

Una ricerca condotta dall’Università di Pavia (Zanetti, 2012), che si è posta l’obiettivo di indagare l’insieme di credenze che i docenti di scuola primaria hanno nei riguardi dei bambini ad alto potenziale, ha evidenziato come i docenti di scuola primaria tendessero a focalizzarsi su caratteristiche della plusdotazione valide, ma appartenenti ad una concezione tradizionale della giftedness, nella quale lo studente viene percepito come esemplare nelle performance e nei comportamenti e ben adattato.

Tali risultati coincidono con quelli di altre ricerche presenti in letteratura e confermano quella che rappresenta una delle principali false credenze relative al tema della plusdotazione, ovvero la convinzione che, siccome il bambino possiede un alto potenziale, allora ce la farà da solo, senza bisogno di supporto alcuno, come se la plusdotazione fosse di per sé una “garanzia di successo” nella vita.

Ebbene, a tale proposito, la letteratura disconferma sotto più aspetti questa convinzione, sottolineando come, non solo il potenziale presente in un individuo possa realmente svilupparsi solo se precocemente identificato e supportato in contesti educativi appositamente organizzati, ma anche che, se ciò non avviene, i bambini con tali caratteristiche possono incorrere in difficoltà emotive e relazionali pari a quelle dei loro coetanei meno dotati, fino, anche, a sviluppare traiettorie di crescita disadattive.

E’ di fondamentale importanza, quindi, che questi bambini siano aiutati a trasformare il loro dono in talento, affinchè possano realmente mettere in pratica le proprie abilità.

talento

Avere un’intelligenza molto sviluppata non significa, infatti, essere immuni alle difficoltà. Questa immagine del bambino ad alto potenziale, oltre che essere estremamente riduttiva, rischia di non permettere all’adulto di vedere le vulnerabilità di cui anche questi bambini possono essere portatori.

E’ quindi fondamentale poter identificare precocemente i bambini ad Alto Potenziale, attraverso una valutazione specifica che valuti non solo il Quoziente Intellettivo, che si è visto essere solo uno degli elementi caratterizzanti tali soggetti, ma l’individuo nella sua globalità.

Solo l’identificazione precoce può mettere l’ambiente circostante, familiare e scolastico prima di ogni altro, nelle condizioni di fornire al bambino il nutrimento adeguato affinchè possa sviluppare al meglio le proprie potenzialità, facendo attenzione ad evitare di ipo e/o iperstimolarlo ed aiutandolo a mettere a frutto i doni che si collocano all’interno della sua zona di sviluppo prossimale.

Arcobaleno – Studio Multidisciplinare si occupa della valutazione e del supporto dei bambini ad alto potenziale e delle loro famiglie, attivando, anche all’interno del contesto scolastico, una rete di formazione dei docenti per favorire l’identificazione precoce di questi bambini e l’elaborazione di percorsi didattici personalizzati.

https://www.facebook.com/studioarcobalenolatina

 
Comments

No comments yet.