Studio Arcobaleno

Chi è il neuropsicomotricista?

Il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’età evolutiva (TNPEE) o neuropsicomotricista è il professionista che, dopo aver conseguito la laurea triennale abilitante (D.M. 17 gennaio 1997, n.56), si occupa di tutte quelle difficoltà che possono essere presenti in individui da 0 a 18 anni e che fanno riferimento alla capacità di entrare in relazione con se stesso e con gli altri attraverso la propria corporeità.

Il bambino, per esempio, sin dai primi giorni di vita, sente, comunica, esplora, entra in relazione con l’altro e con il mondo attraverso il proprio corpo. Nello sviluppo tipico il corpo è lo strumento fondamentale ed imprescindibile che permette al bambino di crescere in senso globale, integrando affetti, relazioni, comportamenti e capacità cognitive.

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Il lavoro del Terapista della Neuro e Psicomotricità ha in primo luogo l’obiettivo di far conquistare al bambino una corretta percezione del proprio corpo, cioè la percezione inconscia della posizione dei vari segmenti corporei.
Dopo aver interiorizzato l’immagine mentale del proprio schema corporeo il bambino può inziare a lavorare sulla programmazione del movimento. È a questo punto che il terapista introduce la “novità”, ovvero l’attività iniziale con graduali modificazioni, così che il bambino si possa confrontare con “problemi motori” nuovi, trovandosi a doverli affrontare tramite posture e strategie diverse dalle precedenti. Riconoscendo la nuova “sfida” il bambino è portato a dover modificare i propri atteggiamenti posturali e quindi a programmarne di nuovi.
Ovviamente le attività proposte hanno sempre carattere ludico, quindi allettante per il bambino e si basano sulle sue reali potenzialità, evitandogli così possibili frustrazioni derivanti dal fallimento.

Il fine ultimo è dunque quello di sollecitare le abilità specifiche necessarie a soddisfare le richieste imposte dal mondo esterno, a casa come a scuola o in ludoteca: poter giocare con altri bambini, fare un disegno, scrivere, partecipare attivamente al lavoro proposto in ambito educativo, sapersi vestire…etc.
Affinchè un bambino impari a muoversi adeguatamente, deve avere l’opportunità di eplorare fisicamente lo spazio che lo circonda, così svilupperà la consapevolezza e la capacità di valutare l’interazione tra il proprio corpo e l’ambiente.